domenica 2 marzo 2014 -
Non è facile per me raccontare senza un minimo di emozione quello a cui ho assistito alcuni giorni orsono sulle nostre splendide montagne. L’avevo sempre sognato ed il desiderio di poterlo concretizzare mi ha dato la forza e la volontà di cercarlo a tutti i costi. Ma non era poi cosi scontato. Il solo pensiero di quanto è vasta la Laga mi rendeva quasi senza speranza.
Ho più volte precisato ciò che per Amatrice e la sua gente rappresenta l’Aquila reale: la sua presenza esalta ed arricchisce il nostro territorio come se volesse proteggerci dall’alto con quel suo volo lento e maestoso. Nessuno di noi può rimanere insensibile a questa meravigliosa creatura, ed oggi io mi vanto di esaltare le sue gesta per proteggerla da quel pericolo chiamato progresso.
Insomma l’uomo e l’aquila possono e debbono coesistere a patto che si faccia opera di conservazione di quella wilderness di cui modestamente ne possediamo tutte le caratteristiche. Ogni giorno i Monti della Laga ci riservano nuovi e inaspettati incontri. Un misto di emozioni e di sensazioni che a volte ti lasciano senza fiato. Proprio per questo aver avuto la fortuna di osservare e fotografare per la prima volta l’accoppiamento (vedi foto) delle nostre due aquile reali rappresenta un evento unico e irripetibile. Un'occasione talmente rara che ancora adesso stento a credere che sia capitata proprio a me.
Ma è successo e questo è anche l’inizio di un processo riproduttivo con cui si spera possano nascere degli aquilotti: il cammino è ancora lungo e gli imprevisti in natura sono all’ordine del giorno. Oggi io sono stato testimone di questo miracolo della natura, ed in effetti mi sento in tal senso un privilegiato.
Ma ora che ho negli occhi e nel cuore questo meraviglioso incontro, mi sento anche in dovere di farlo partecipe a chi mi sta più a cuore: mi riferisco ad Amatricenews ed a tutti i suoi lettori insieme a tutte quelle persone che da tanti anni condividono con me questa stupenda “storia d’amore” amando e proteggendo la nostra regina dei cieli affinché viva ed i nostri figli possano ancora entusiasmarsi alle sue storie ed al suo fascino. Spero che ogni cittadino di domani riscopra la bellezza e la verità dell’antico detto pellerossa: “Con tutti gli esseri e con tutte le creature Noi saremo fratelli”!
Altre immagini dell'accoppiamento (Foto Alfredo Cristallini)


