sabato 21 gennaio 2017 -
La protesta dei terremotati in piazza a Roma il 25 gennaio prossimo. Divenuto virale il movimento “quelli che il terremoto” che su Facebook ha mosso i primi passi e che ora si riunirà a Roma in Piazza SS Apostoli a partire dalle ore 10 per una manifestazione a sostegno delle popolazioni colpite dal sisma e dall’ondata di maltempo e chiamata "La scossa dei terremotati".
"La manifestazione -si legge nel comunicato di presentazione- si propone di dare voce a tutti i residenti nel cratere interessato dagli eventi catastrofici degli ultimi mesi, che ancora non hanno ricevuto la corretta assistenza da parte degli organi preposti. In particolare, si cercherà di porre l’accento sull’inadeguatezza degli interventi messi in campo nell’immediato post sisma del 24 agosto e soprattutto, sui continui e inopportuni protocolli burocratici che, di fatto, hanno impedito ogni forma di rinascita.
Assenza di sistemazioni per allevatori e condizioni meteo ampiamente sottovalutate, hanno aggravato una situazione già gravemente compromessa. Il non aver provveduto in tempi brevi, alla messa in sicurezza di numerose opere d’arte sul territorio, ha inoltre, definitivamente distrutto gran parte del patrimonio artistico e architettonico presente nel cratere. Per tutti questi motivi, i partecipanti a questa manifestazione intendono chiedere conto alle autorità preposte e soprattutto, sollecitare un intervento immediato e più risolutivo al fine di preservare quanto rimasto del Centro Italia e della dignità dei suoi caparbi abitanti".
Il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi su Teleradio Amatrice ha dichiarato: "Agli amici che si stanno organizzando - e che abbraccio - io dico che siamo con voi. Oggi è facile cavalcare il malcontento, ma noi non ci facciamo cavalcare da nessuno. Il nostro unico interesse deve essere quello che il nostro territorio torni a essere più bello di prima e per questo abbiamo bisogno di tutti. Il nostro popolo non deve essere "contro", ma deve essere "per". Date forza ai vostri Sindaci e a tutta l'Italia che c'è dietro, perché noi ora dobbiamo chiedere uno scatto d'orgoglio a chi siede sui banchi del Parlamento. Uniti, si vince sempre".